Slow Food Italia, da sempre impegnata nella promozione di un’alimentazione buona, pulita e giusta, apre le porte a tutti con gli Orti Slow Food di Comunità. Si tratta di appezzamenti di terra dove cittadini, riuniti in gruppi locali, possono coltivare erbe, verdure e, soprattutto, un nuovo modo di pensare.
Perché coltivare un orto Slow Food?
- Per imparare: Un orto è un’aula a cielo aperto dove osservare la vita di piante, insetti e microrganismi. Un microcosmo in cui coltivare e imparare il rispetto per la natura e l’importanza della biodiversità.
- Per agire: Gestire un orto in modo responsabile significa prendersi cura del pianeta e delle risorse come suolo e acqua.Un impegno concreto per un futuro più sostenibile.
- Per stare insieme: L’orto è un luogo di incontro e condivisione, dove coltivare relazioni e costruire una comunità più solida.
Come entrare a far parte degli Orti Slow Food di Comunità?
Basta avere un orto (pubblico o privato), essere almeno 10 soci Slow Food (qui tutte le informazioni su come diventare socio di Slow Food Italia) e aderire alla Carta dei principi.
Cosa offre il progetto?
- Formazione: Incontri e approfondimenti su coltivazione, biodiversità e alimentazione sostenibile.
- Supporto: Un sportello a cui rivolgersi per dubbi e domande.
- Festa: Ogni anno, l’11 novembre, si celebra la Festa degli Orti Slow Food con attività e kit per tutti i partecipanti.
Un invito a sporcarsi le mani e a coltivare il cambiamento!
Unisciti agli Orti Slow Food di Comunità e diventa un attivista del cibo e della sostenibilità. Per maggiori informazioni e per candidarti, visita il sito web di Slow Food Italia.


