Skip to main content

Dal 22 al 24 marzo 2024 si è tenuta ad Andria – Castel del Monte, Qoco Un filo d’Olio nel piatto, la prestigiosa competizione culinaria che unisce tradizione, audacia e creatività in un mix vibrante di sapori e culture. Dieci talentuosi chef internazionali si sono sfidati con professionalità e passione, con l’inaugurazione il 22 sera che ha dato il via ad una serie di eventi di altissimo livello, aperti al pubblico.

Qoco, organizzato dal Comune di Andria in sinergia con Anco-Associazione nazionale Città dell’olio e Jr- Jeunes Restaurateurs, sotto il patrocinio del Coi Consiglio Oleicolo Internazionale, Masaf, Regione Puglia, Enit, Parco Alta Murgia, è alla XVI edizione.

Qoco: Il Concorso di Chef all’Insegna dell’Olio.

Un programma fitto di eventi che si è esteso dal centro storico di Andria fino all’incantevole territorio circostante il Castello del Monte, immerso tra le bellissime colline delle Murge e la costa bagnata dal mare Adriatico. Qui, tra le rigogliose distese di oliveti – i più estesi in Italia – Andria si conferma come la principale produttrice italiana di olio extra vergine di oliva.

Sfida fra 10 giovani chef selezionati dai Jeunes Restaurateurs.

Si sono potuti ammirare i migliori cuochi “generazione Z”, scelti dalla nota associazione dei Jeunes Restaurateurs, competere con maestria usando materie prime locali. In un mix di tecniche, culture e visioni, questi chef hanno esaltato il vero protagonista del concorso: l’olio extravergine pugliese. La giuria  stata presieduta dal celebre Alfonso Iaccarino, del Don Alfonso 1890. I partecipanti sono venuti dall’ Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Olanda (due chef), Slovenia, Svizzera e Vietnam.

Concorso Qoco: Regole e Procedure

Tutti i partecipanti sono stati affiancati esclusivamente da cuochi professionisti con anni di esperienza nel settore gastronomico. Qoco rappresenta una piattaforma di scambio di idee, di conoscenze culinarie e di tradizioni tra diverse culture. Il concorso mira ad incoraggiare la creatività e la passione nella cucina, attraverso l’uso di ingredienti freschi e locali e la sperimentazione di ricette innovative. Qoco promuove l’evoluzione della cucina, senza dimenticare le radici e le tradizioni gastronomiche del territorio. La sede del Concorso è stata anche quest’anno Villa Carafa, un’antica masseria situata nel cuore della Murgia andriese con vista su Castel del Monte della famiglia Confalone.

La Giuria

La giuria è stata rappresentata da chef pluristellati, tra cui Paolo Barrale, Pino Lavarra, Vitantonio Lombardo, Lino Scarallo, Giuseppe Stanzione, Stella Shi e Pietro Zito. Oltre ai quali vi era Marcello Longo (Presidente di Slow Food Puglia), Vittorio Cavaliere (Gastronomo Presidente “Ricerca & Qualità”), Mercedes Fernandez Albaladejo
(Consiglio Oleicolo Internazionale – COI), Maria Soave (Giornalista Rai, Conduttrice TG1 ), Giancarlo Fiume (Giornalista Rai, Caporedattore Tgr Rai Puglia), Gioacchino Bonsignore (Giornalista caporedattore rubrica “Gusto” / Mediaset), Maria Grazia Iannuzzi
(Accademia della Cucina), Michele Sonnessa (Presidente Associazione Nazionale Città dell’Olio).

I piatti sono stati valutati in base ai parametri di gusto, originalità, presentazione ed equilibrio generale, con particolare attenzione alla valorizzazione dell’olio Evo.

La chef vietnamita Hue Dinh Thi, già finalista della 12esima edizione di Masterchef Italia, ha vinto il concorso Qoco 2024 grazie al suo piatto a base di verdure miste chiamato “Basta due fili”. La competizione, svoltasi a Villa Carafa ad Andria, ha visto la partecipazione di giovani chef provenienti da tutto il mondo, cimentandosi in dieci piatti di cucina mediterranea, nordeuropea e orientale, tutti accomunati dall’uso sapiente dell’olio d’oliva. Questo prodotto, molto amato anche in tradizioni culinarie molto diverse da quella italiana, è sempre più percepito come parte fondamentale di un’alimentazione corretta e di qualità. Proprio per promuovere l’olio d’oliva del territorio, Qoco ha presentato un marchio comune a venti aziende produttrici di extravergine di Andria. Ciò dimostra la capacità di fare squadra, che potrebbe presto trasformarsi in un marchio commerciale di successo. Tuttavia, resta ancora molto da fare per avvicinare le nuove generazioni alla coltivazione degli ulivi, in quanto il fenomeno dell’abbandono degli oliveti riguarda ben il 30% del patrimonio olivicolo italiano. È necessario un cambiamento culturale ed economico che faccia diventare questo settore di nuovo attrattivo per i giovani lavoratori, ad esempio, rendendo il prodotto più remunerativo.

La serata finale del concorso, durante la quale sono stati annunciati i primi tre classificati, si è conclusa con una cena aperta al pubblico presso la stessa Villa Carafa, durante la quale gli chef in gara hanno presentato le loro creazioni e raccontato la loro esperienza.

Le cene di Qoco:

Ma Qoco si distingue dalla concorrenza e offre un’esperienza professionale anche al di fuori della cena di Gala/Gola. Nel corso delle serate di venerdì, i nostri 10 chef internazionali collaborano con altrettanti chef locali per preparare piatti esclusivi a 4 mani presso i nostri 10 partner gastronomici, tra ristoranti, bistrot ed enoteche della città. Questi piatti e questi menu saranno in seguito disponibili anche nelle settimane successive. Siamo sicuri che sarai conquistato dall’esperienza culinaria che ti offriamo! Ti invitiamo a seguire il “filo d’olio nel piatto”, l’ingrediente essenziale che permea ogni nostro piatto e che rappresenta l’essenza della nostra cucina, la quale trae ispirazione dal paesaggio olivetato e dal patrimonio culturale della nostra terra.

La chef vietnamita Hue Dinh Thi, già finalista della 12esima edizione di Masterchef Italia, ha vinto il concorso Qoco 2024 grazie al suo piatto a base di verdure miste chiamato “Basta due fili”. La competizione, svoltasi a Villa Carafa ad Andria, ha visto la partecipazione di giovani chef provenienti da tutto il mondo, cimentandosi in dieci piatti di cucina mediterranea, nordeuropea e orientale, tutti accomunati dall’uso sapiente dell’olio d’oliva. Questo prodotto, molto amato anche in tradizioni culinarie molto diverse da quella italiana, è sempre più percepito come parte fondamentale di un’alimentazione corretta e di qualità. Proprio per promuovere l’olio d’oliva del territorio, Qoco ha presentato un marchio comune a venti aziende produttrici di extravergine di Andria. Ciò dimostra la capacità di fare squadra, che potrebbe presto trasformarsi in un marchio commerciale di successo. Tuttavia, resta ancora molto da fare per avvicinare le nuove generazioni alla coltivazione degli ulivi, in quanto il fenomeno dell’abbandono degli oliveti riguarda ben il 30% del patrimonio olivicolo italiano. È necessario un cambiamento culturale ed economico che faccia diventare questo settore di nuovo attrattivo per i giovani lavoratori, ad esempio, rendendo il prodotto più remunerativo.

Leave a Reply